
La “memoria” è una delle proprietà dell’acqua MASARU EMOTO E’ tramite la memoria dell’acqua che l’omeopatia a altre medicine vibrazionali come i Fiori di Bach sono efficaci per la cura di disturbi e/o malattie. Infatti, nei granuli di un qualsiasi prodotto omeopatico, non c’è il principio attivo, la molecola della sostanza a cui il principio richiama il suo nome, ma la sua “vibrazione”e questo tramite un sistema di diluizioni e dinamizzazioni (agitazione vigorosa) dell’acqua. E’ per questo che la medicina allopatica, con Piero Angela in testa quando era vivo come rappresentante del Cicap, combatte l’omeopatia dicendo che poichè manca il principio attivo di una qualsiasi molecola, assumendo un prodotto omeopatico non assumiamo niente, è comunque una lotta di potere. Masaru Emoto, tramite i cristalli di acqua, ci dimostra con rigore scientifico il contrario! Ci sono molte occasioni (infezioni a molto altro) in cui la medicina allopatica è necessaria, anzi indispensabile ma la farmacologia tradizionale non è il solo modo esistente per curarci. Abbiamo il diritto di scegliere come curarci e non affidarci completamente e sempre alle cure “di Stato” come vorrebbero gli scientisti (perchè altrimenti perdono il loro potere) e le case farmaceutiche che (non solo perdono potere ma) hanno introiti enormi dai farmaci chimici, dato il loro massiccio uso insieme al loro basso costo di produzione. Non funziona solo l’Omeopatia: anche i Fiori di Bach sono molto efficaci per disarmonie interiori che, col tempo, si riducono e possono anche guarire completamente mentre uno psicofarmaco agisce esclusivamente sul sintomo e non sulla causa. L’ambiente della scienza ortodossa fu scosso dal caso Bienveniste. Bienveniste, uno scienziato francese e i suoi colleghi dell’Università di Parigi Sud hanno pubblicato (Nature 333, p. 816- 818, 30 giugno ‘88) l’evidenza sperimentale che una soluzione di anticorpi (anti-lgE), diluita in successione e agitata più volte vigorosamente, può ancora evocare una risposta nei basofili umani, anche se a diluizioni così elevate che il liquido non contiene più alcuna molecola di anticorpo. Il risultato sembra essere analogo all’effetto positivo dei farmaci omeopatici e in contrasto con quello che la scienza ortodossa ritiene normalmente possibile: una soluzione che non contiene alcuna molecola di una sostanza non può avere gli stessi effetti della sostanza stessa. L’esperimento, poi riprodotto da un’equipe scelta ad hoc per il suo fallimento (complice l’ingenuità dello stesso Bienveniste, dell’equipe faceva parte, inspiegabilmente, anche un cartomante), non riuscì più e l’opera di Bienveniste cadde nel dimenticatoio. A distanza di quasi 20 anni, un altro scienziato, il giapponese Masaru Emoto ha dimostrato di nuovo e molto più eloquentemente tramite fotografie, che l’acqua possiede una memoria. Lo possiamo leggere nella sua principale opera “La risposta dell’acqua” e anche “Il miracolo dell’acqua”. Emoto porta l’acqua 30 gradi sotto zero. Poi, lentamente, ricomincia a far salire la temperatura dell’acqua ghiacciata e quando essa giunge a -5 si cominciano a vedere i cristalli dell’acqua la cui forma assomiglia a quella dei fiocchi di neve, ha cioè una natura esagonale. Se campioni di acqua distillata vengono messi nel mezzo di una stanza con della musica classica, poi vengono congelati a – 30°, quando dopo la temperatura viene portata a -5°, i suoi cristalli saranno in un certo modo e cioè belli e netti, se viene messa musica rock, in un altro modo e se viene messo l’heavy metal, in un altro modo ancora, cioè non si formano. Non solo, se la stessa campionatura d’acqua viene posta su di un foglio con sopra riportata la parola “amore”, il cristallo che poi si formerà sarà uno splendido cristallo perfettamente marcato e formato, se invece viene posta una scritta con un sentimento negativo come “odio”, il cristallo verrà in maniera completamente diversa o potrà anche non formarsi. Vi è una similitudine tra i bei cristalli e quelli che invece non si formano o stentano a formarsi; i bei cristalli avvengono in presenza di acqua pulita, di musica classica o musica in genere armoniosa, di parole amorevoli; i cristalli malformati avvengono in presenza di acqua inquinata, di heavy metal, musica piena di rabbia, di parole con sentimenti negativi. L’esperienza più eloquente è osservare i cristalli con i vostri occhi dalle fotografie scattate dall’equipe di Masaru Emoto. Accanto in allegato, una interessante ricerca di Dario Maurini sulla memoria dell’acqua, anche dopo le ultime considerazioni del premio Nobel Luc Montagnier. |
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la memoria dell'acqua



